“Lean on me”, “appoggiati a me”. Mai come in questi giorni di quarantena, distanza sociale, paura e solitudine, queste parole possono essere di grande conforto. “Lean on me” è anche il titolo di un famoso brano di Bill Withers, cantante e musicista statunitense che ci ha lasciati lo scorso 30 marzo. E “Lean on me” è la canzone che The Good News Female Gospel Choir ha deciso di dedicare a tutti coloro che in
questo momento difficile stanno dando il loro contributo, a chi sta facendo il possibile e l’impossibile, a chi invece non può fare niente, a chi ha bisogno di essere aiutat*. In questo ultimo gruppo rientrano le tante donne vittime di femminicidio che anche in questi giorni sono state uccise dai loro compagni, tra le mura domestiche. La convivenza forzata è stata in questi casi solo uno dei tanti fattori che hanno accelerato e facilitato il susseguirsi di violenze e abusi; la causa principale rimane una visione distorta dei ruoli e dei rapporti di coppia, da parte di uomini che considerano la propria compagna un oggetto, un attore subordinato all’interno della relazione.
Tornando alle nostre attività, le nostre prove e i nostri concerti sono purtroppo fermi da fine febbraio, e anche altri importanti progetti che avevamo intrapreso sono in standby. Ma da diversi giorni avevamo tanta voglia di cantare di nuovo “insieme”. Perché non farlo virtualmente, in questo periodo in cui internet ci permette non solo di continuare a lavorare, ma anche di fare cene, apertivi, concerti e mostre “da remoto”? E così, ognuna a casa propria, a rigorosa distanza di sicurezza, abbiamo preso in mano il nostro cellulare e
abbiamo cantato e suonato questo bellissimo pezzo. Perché cantare insieme non è solo divertente, ma è anche un modo per “appoggiarci” tra di noi. Sostenerci a vicenda ci fa bene, è uno dei motivi per cui cantiamo e per cui torneremo a farlo appena possibile.
Ci manchiamo, e ci mancate!
Noi #restiamoacasa ma #lamusicanonsiferma.
“La musica è nelle nostre vite più di prima. Nonostante la distanza, cantando nelle nostre case per realizzare il video di ‘Lean on me’ ci siamo ritrovate ed emozionate. Il nostro pensiero si è esteso alle donne che subiscono maltrattamenti e che in questi giorni vivono momenti ancora più drammatici del solito: la violenza non si ferma e la clausura forzata amplifica le loro difficoltà” – Francesca Fratini, presidente di The Good News Female Gospel Choir.

Nei nostri collegamenti a distanza
non riusciamo a cantare,
e cantare insieme ci manca, e anche molto.
Ma un messaggio siamo riuscite a mandarlo.
Per noi, per voi, per tutt*.
Ci manchiamo, ci mancate!
Noi #restiamoacasa ma #lamusicanonsiferma
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Cristina

Valeria

Dami

Il canto è l’espressione musicale più spontanea e naturale e il coro è la forma più immediata del fare musica insieme. In un coro ogni persona è sempre concentrata sulla relazione della propria voce con le altre. L’ascolto dell’altro è quindi alla base del canto corale e in generale del fare musica insieme. Imparare a cantare insieme significa imparare ad ascoltarsi l’un l’altro. Il coro quindi, come l’orchestra, è l’espressione più valida di ciò che sta alla base della società: la conoscenza e il rispetto del prossimo, attraverso l’ascolto reciproco e la generosità nel mettere le proprie risorse migliori a servizio degli altri.
Claudio Abbado
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